LE NAVI FANTASMA SICILIANE

20 Ott , 2019 Aurora

LE NAVI FANTASMA SICILIANE

Certe apparizioni nel mare sono provocate da miraggi , giochi di luce o credenze religiose di popoli diversi, i marinai antichi siciliani spesso immaginavano cose strane, inoltre il costume di certi popoli che affidarono i loro morti al mare, diedero origine alle innumerevoli leggende in cui dicesi dei vascelli fantasmi, delle navi del diavolo o dei dannati e delle barche dei morti.
Ma molti giurano e spergiurano che questa storia sia vera.

Si parla di uno strano Vascello fantasma.
I marinai di parecchie città al sud della Sicilia hanno per costume di portare nei loro viaggi della bambagia benedetta, che serve, secondo una loro credenza, a calmare le tempeste, o fa sì che le barche possano entrare in qualche porto per mettersi in salvo. Per dare tanta virtù alla bambagia (Cotone di scarto) si usa, l’undici gennaio di ogni anno (giorno del devastante terremoto del 1693), di passarla sulla fronte e sulle tempie del Crocifisso, e credesi di tergere così il sudore benedetto. Quest’uso ebbe, a quanto dicesi, origine dalla seguente leggenda:
In tempi lontani lontani, una tempesta violenta si scatenò a terrore dei marinai sulle coste della Sicilia; le onde furenti si scagliavano contro gli scogli, ed una fitta nebbia impediva che si potesse guardare lontano ; quando da levante apparve una barca bianca, colla vela spiegata, che volava sui marosi. Tutti i marinai raccolti sulle spiagge la guardavano stupiti, e non sapevano intendere come potesse reggere in mezzo a quella tempesta, e correre con tanta velocità contro il vento impetuoso, che soffiava da ponente. La barca filando tranquillamente passò a poca distanza dalla riva; nessuno la guidava, ed essa andava per la sua via, come se una forza soprannaturale, più possente dell’aria e del mare, sembrava la governasse una forza soprannaturale.
La tempesta durò nella sua furia per tre giorni e tre notti, e la candida barca, che pareva fatta di neve o di bambagia, ripassò anche per tre giorni e tre notti, lasciandosi dietro una striscia luminosa che fu di riferimento per salvare la vita dei marinai; e si disse che era formata dalle anime di tutti coloro che eran morti in naufragio, nelle vicinanze di queste coste.
La calma tornò sul mare, ed i pescatori ripresero a pescare, ma non potevano dimenticare l’apparizione della candida barca, e furono assai meravigliati trovando in un seno di mare, ove essa era passata, della bambagia. La raccolsero con molta cura, e quando il mare era tempestoso, bastava che ne gittassero alcuni fiocchi sull’acqua, per calmarla, ed essere in condizione di ripararsi in un porto. La bambagia della barca bianca durò poco, e fu sostituita da quella benedetta che non finisce mai, e che, secondo la credenza dei marinai, calma sempre le tempeste.
Come sempre in Sicilia le anime dei morti sono piuttosto benigne come dimostra il culto dei morti molto forte nella nostra terra.

 

da Facebook, Aurora View Resort

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2 Responses

  1. Menghini Mauro ha detto:

    Favole così andrebbero raccontate anche ai bambini , come si raccontano quelle di Pollicino , Cappuccetto Rosso…………….!!!

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